Il percorso didattico proposto alle scuole si compone di 6 attività di difficoltà crescente da svolgere in successione una all’altra.
Attività 1: esplorazione libera
Obiettivo: il bambino prende confidenza con il robot, cerca di capire autonomamente il suo funzionamento, sperimenta liberamente varie situazione.
Attività: L’insegnante funge da guida stimolando i bambini all’esplorazione libera del robot ponendo domande tipo: “Cosa è? Cosa server? Cosa fa? Come si usa?” L’insegnate si limita ad osservare ed eventualmente fornire qualche indicazione quando lo ritiene necessario.
Tempo previsto: 15 – 20 minuti
Attività 2: percorso a L

Obiettivo: far capire al bambino il significato di fornire al robot l’istruzione “ruotare”. Un’istruzione corrisponde ad un preciso movimento, ad esempio ruotare a destra significa solo far ruotare il robot, non farlo ruotare e farlo andare avanti di un passo
Attività: l’insegnante posiziona sul pavimento, o tavolo, la griglia all’interno della quale si andrà a muovere il robot. Chiede al bambino di far muovere il robot per fargli raggiungere un riquadro della griglia, nell’esempio a fianco lo scivolo. Il percorso a forma di L richiede non più di 4 istruzioni.
Tempo previsto: 20 – 30 minuti
Attività 3: dove finisce il robot?
Obiettivo: leggere correttamente le carte-freccia, programmare il robot e verificare che raggiunga l’obiettivo indicato.

Attività: L’insegnate presenta la griglia con vari oggetti da raggiungere. Mostra ai bambini una sequenza e chiede loro di prevedere quale oggetto raggiungerà il robot programmandolo con le istruzioni presenti nella sequenza. Si procede indicando delle sequenze di difficoltà crescente. Si parte con una sequenza composta da 5 istruzioni fino ad arrivare ad una sequenza composta da 7 istruzioni.

Tempo previsto: 30 minuti
Attività 4: raggiungere l’obiettivo
Obiettivo: il bambino devo programmare il robot per fargli raggiungere l’obiettivo indicato dall’insegnante

Attività: l’insegnate chiede al bambino di fornire le istruzioni al robot per raggiungere un obiettivo, nell’esempio a fianco lo scivolo. Il bambino: (a) posiziona le carte-freccia (scrive il codice) sotto la griglia nella giusta sequenza; (b) “programma” il robot leggendo le carte-freccia da lui posizionate. In caso di errore il bambino cerca di vedere qual’è la carta-freccia sbagliata (debugging), corregge la sequenza, riprogramma il robot. Anche in questo caso l’insegnante lancia sfide di complessità crescente. Si parte indicando un obiettivo che è possibile raggiungere con 5 istruzioni, poi con 6 fino ad arrivare, con alcuni bambini, fino a 7 istruzioni.
Tempo previsto: 40-50 minuti o più.
Attività 5: trovare la sequenza corretta
Obiettivo: individuare una sequenza corretta tra alcune proposte
Attività: l’insegnate presenta la griglia con l’oggetto da raggiungere e indica al bambino tre sequenza diverse che il robot deve compiere sul griglia. Il bambino: (a) sceglie una sequenza; (b) programma il robot leggendo le carte-freccia della sequenza; (c) verifica la correttezza o meno della sequenza; (d) in caso di errore prova un’altra frequenza. Anche in questo caso si parte facendo scegliere sequenze composte da 4 istruzioni fino ad arrivare a sequenza di 6 istruzioni.
Questa attività potrebbe risultare particolarmente complessa anche per bambini di 5 anni,


Tempo previsto: 30 – 40 minuti
Attività libere: disegno e ballo
Queste ultime attività sono di completamento al percorso didattico sopra indicato.

Attività: posizionare il robot su un cartellone/foglio e legare dietro al robot un pennarello/matita. Fornire al robot una serie di istruzioni a piacere e vedere il disegno risultante. Successivamente far completare al bambino il disegno.
Tempo previsto: a piacere
Una seconda attività, più complessa, è quella di programmare due o più robot e farli diventare un corpo di ballo. Come nell’esempio visibile in questo video.

